Sicurezza delle scaffalature, vengono controllate con regolarità nella tua azienda?

Le scaffalature, secondo il D.Lgs 81/08, sono a tutti gli effetti attrezzature da lavoro, che devono quindi rispettare specifici obblighi contenuti nel Titolo III.

Il DATORE DI LAVORO, per quanto riguarda le scaffalature ed i soppalchi installati nei luoghi di lavoro, deve:

• garantire che installazione e utilizzo avvengano in conformità alle istruzioni d’uso del fabbricante (quest’ultime devono sempre essere presenti in azienda);
• garantire che dopo l’installazione venga eseguito un collaudo iniziale dell’attrezzatura;
• garantire l’idonea manutenzione tramite la redazione di un piano di manutenzione per garantire, nel tempo, i requisiti di sicurezza.

Per mantenere un magazzino in totale efficienza e sicurezza e non esporre i lavoratori a rischi prevedibili è indispensabile effettuare, come previsto dalla norma UNI EN 15635, periodiche ispezioni con il preciso compito di accertare il buono stato delle scaffalature e più in generale dei sistemi di stoccaggio delle merci. L’azienda dovrà quindi nominare un responsabile addetto alla sicurezza delle attrezzature di stoccaggio che effettui controlli visivi superficiali e approfonditi per rilevare tempestivamente eventuali criticità.

 

Perché è importante la verifica periodica? Ogni quanto va ripetuta?

L’obiettivo è quello di controllare il livello di danni delle strutture e realizzare un rendiconto che permetta di pianificare interventi che possano minimizzare i rischi per le persone che le usano o sono nelle vicinanze durante l’attività lavorativa. Gli scaffali, anche quelli appena montati, possono incorrere in cedimenti strutturali dovuti a diversi fattori. È erroneo pensare che le uniche cause possano essere dovute ad urti di carrelli elevatori. La norma richiede regolari verifiche, condotte ovviamente da tecnico esperto, con periodicità non superiore ai 12 mesi. Al termine del controllo deve essere rilasciato un rapporto scritto contenente le osservazioni e gli eventuali interventi necessari per ridurre al minimo il verificarsi di eventi infortunistici. Il documento redatto deve essere conservato in azienda insieme alla documentazione inerente la sicurezza sul lavoro per poter essere visionato in caso di ispezione.

 

In cosa consiste la visita periodica?

La persona addetta alla verifica ha l’obiettivo di valutare la sicurezza delle scaffalature e degli ambienti in cui è posizionata.

Il servizio prevede:

• Controllo visivo generale dell’impianto a terra attraverso tutti i percorsi aperti al passaggio pedonale;
• Misurazione delle deformazioni permanenti della struttura;
• Verifica visiva dell’integrità delle spalle, correnti, traversini e diagonali;
• Caratterizzazione delle anomalie per livello di danno;
• Presenza tasselli di fissaggio a terra;
• Verifica posizione e presenza targhe di portata, gancetti di sicurezza;
• Rilievo fotografico delle anomalie riscontrate.

 

Quale potrebbe essere l’esito della visita periodica?

Una volta che il verificatore ha preso nota di tutte le problematiche riscontrate, provvede alla loro classificazione secondo tre livelli di danno:

• Verde: nessun problema rilevante. Registrare l’estensione e riverificare nell’ispezione successiva, che deve avvenire entro un periodo di 12 mesi;
• Giallo: i componenti sono danneggiati. È necessario un rapido intervento (30 giorni) per effettuare le sostituzioni delle parti danneggiate. La scaffalatura deve essere temporaneamente scaricata;
• Rosso: rischio grave, obbligo immediato di svuotare la scaffalatura danneggiata e provvedere alla messa in sicurezza della zona.

 

Normative di riferimento:

• Lgs. 81/08
• UNI-EN 15635
• UNI-EN 15629

 

Investire nei controlli non è mai una spesa, ma un investimento!

Le buone pratiche dimostrano che verificare periodicamente le scaffalature riduce effettivamente i costi di gestione aziendale.

 

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