|  Sicurezza sul lavoro   |  Stai dritto con la schiena!!!

Stai dritto con la schiena!!!

Lo sapevate che il rischio di disturbi muscoloscheletrici (DMS) secondo le analisi svolte è sempre più presente in tutto il mondo del lavoro? I DMS sono disturbi che vanno a colpire muscoli, articolazioni, legamenti, nervi, tendini, sistema circolatorio locale e spesso basterebbero semplici accorgimenti per poterli prevenire.

A questo proposito l’Agenzia europea propone una lista di controllo con domande sulle posture in posizione eretta e da seduti. Naturalmente dobbiamo tener presente che la situazione va analizzata caso per caso in base al proprio settore e al proprio luogo di lavoro, infatti se alle posture assunte durante il lavoro si associano il sollevamento manuale dei carichi, i movimenti ripetitivi o l’uso di veicoli o attrezzi che producono vibrazioni, i rischi saranno maggiori e dovranno essere valutati nel Documento di Valutazione dei Rischi.

Ecco alcune delle domande presenti nella lista in relazione a queste parti del corpo: testa, collo, schiena e spalle; un’eventuale risposta negativa alle domande indica la necessità di apportare miglioramenti sul posto di lavoro:

– il collo viene tenuto in posizione verticale e rilassata, e la testa e diritta (si evita di piegare e/o ruotare il collo)?

– la schiena rimane diritta? Si evita di piegare il torso in avanti o lateralmente (senza sostegno)?

– si evita di lavorare con le mani dietro il corpo?

– si evita di allungarsi eccessivamente?

– i gomiti rimangono al di sotto del livello del petto?

– le spalle sono in posizione rilassata e si evita di lavorare con le spalle sollevate?

– da seduti, si evita di lavorare a lungo tenendo curva la parte inferiore della schiena?

– per le mansioni che si devono svolgere da seduti, sono disponibili sedili? Sedile, schienale e braccioli sono sufficientemente regolabili per adattarsi alle dimensioni corporee individuali?

– si evita di lavorare in piedi su superfici dure, per esempio pavimenti di cemento?”

ECCO ALCUNI SEMPLICI ACCORGIMENTI CHE MIGLIORERANNO LA TUA POSTURA E LA TUA SALUTE:

TESTA, COLLO E SPALLE

– adattare l’altezza del piano di lavoro al tipo di mansione (ad esempio per un lavoro di precisione: uomini 100– 110 cm; donne 95– 105 cm). È bene ”fornire piani di lavoro di altezza regolabile per lavoratori di altezza differente, affinché sia possibile mantenere diritti collo e schiena e per evitare di sollevare le spalle. Non usare piattaforme: provocano il rischio di inciampare, sono scomode da pulire e intralciano le operazioni di trasporto lungo i pavimenti. Richiedono pure uno spazio di lavoro supplementare e il loro utilizzo diviene poco pratico qualora sia necessario adattarne l’altezza a diverse persone o ad altezze di lavoro differenti”.

– installare sistemi automatici per mansioni che richiedono prolungate permanenze in posizioni sedute o erette e movimenti ripetitivi; per esempio mansioni di cernita, assemblaggio o imballaggio;

– fornire condizioni di visibilità adeguata per svolgere la mansione (luce sufficiente, assenza di riflesso, sufficiente dimensione dei caratteri, ecc.) affinché il lavoratore non debba curvarsi in avanti;

– fornire una superficie di lavoro inclinata per ridurre la necessità di piegare il collo in avanti, nelle mansioni che richiedono grande sforzo visivo oppure massima coordinazione tra vista e compiti manuali (lettura, disegno, lavori con strumenti di precisione);

– collocare i materiali, gli attrezzi e i dispositivi di controllo più frequentemente utilizzati di fronte al lavoratore, in modo che non sia necessario curvarsi, girarsi, ruotare la testa o la schiena o sollevare le braccia;

– evitare di lavorare tenendo le mani dietro il corpo oppure lateralmente e distanti dal corpo: è una postura che si assume spesso quando si fanno scivolare oggetti (come avviene per esempio alla cassa di un supermercato);

– quando si svolge una mansione, mani e gomiti devono rimanere ben al di sotto del livello delle spalle. Se è indispensabile lavorare al di sopra delle spalle, la durata del lavoro va limitata e occorre effettuare pause frequenti”.

BRACCIA E MANI

– fornire un sostegno per le braccia se si devono maneggiare oggetti tenendole sollevate. Il sostegno per le braccia riduce il carico sulle spalle e sulla colonna vertebrale;

– se si usa un attrezzo a mano, scegliere il modello più adatto per la mansione e la postura da assumere, in modo che le articolazioni possano rimanere in posizione neutra (o quasi). Utilizzando impugnature ergonomiche (corretta collocazione delle impugnature dell’attrezzo) si può evitare di piegare il polso;

– la cura nella scelta e nella manutenzione dell’attrezzatura riduce il logorio fisico. L’uso di coltelli, seghe o altri attrezzi non affilati richiede maggior dispendio di energia. La cura nella scelta e nella manutenzione degli arnesi a mano provvisti di motore riduce anch’essa l’usura, il rumore e le vibrazioni;

– la forma e la collocazione delle impugnature su carrelli, carichi, macchinari e attrezzature deve tener conto della posizione delle mani e delle braccia. L’impugnatura deve essere di forma più o meno convessa per aumentare la superficie di contatto con la mano. Si sconsiglia l’uso di impugnature preformate, che lasciano poco spazio alle dita, non tengono conto delle differenze individuali nella grossezza delle dita e non sono adatte ad essere usate indossando guanti.

GINOCCHIA E GAMBE

– predisporre una sbarra orizzontale alla base di piani o banchi di lavoro come sostegno per i piedi, accertando però che vi sia spazio sufficiente sia per i piedi che per le gambe. Posando il piede sulla sbarra, l’inclinazione dell’anca ridurrà la sollecitazione dei muscoli nella parte inferiore della schiena;

– se si usa un pedale, quest’ultimo deve essere di grandi dimensioni e utilizzabile con entrambi i piedi. il pedale va collocato a livello del pavimento per evitare che gambe e piedi debbano assumere posizioni scomode. Verificare che il controllo del pedale non richieda uno sforzo eccessivo;

– mettere a disposizione tappetini antistress che servono a ridurre l’affaticamento causato da lunghe permanenze in piedi su superfici dure (per esempio pavimenti di cemento); si possono fabbricare con vari materiali, tra cui gomma, moquette, vinile e legno;

– il luogo di lavoro deve offrire la possibilità di svolgere le proprie mansioni sia in posizione eretta che da seduti, oppure deve essere provvisto di sgabelli con poggiapiedi. In tal modo l’utente potrà assumere varie posture, sia in piedi che da seduto, durante lo svolgimento della mansione”.

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