Il carrello è attualmente vuoto.
Regione che vai, corso HACCP che trovi!
HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis Critical Control Point (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici).
E’ un sistema di controllo finalizzato all’individuazione dei pericoli di natura chimica, biologica o fisica che possono compromettere la sicurezza di un alimento.
Ogni operatore del settore alimentare deve conoscere e quindi utilizzare tale sistema per valutare e stimare i rischi, stabilire misure di controllo e prevenire l’insorgere di problemi igienico-sanitari. Tutto questo è finalizzato ovviamente alla tutela della salute del consumatore finale.
Purtroppo, il percorso formativo al quale ogni addetto o responsabile devono partecipare, risulta essere differente da Regione a Regione. Questa differenza formativa potrebbe portare a delle problematiche come ad esempio, nel caso di un normale controllo degli organi preposti, il corso di formazione al quale ha partecipato l’operatore potrebbe essere ritenuto non esaustivo rispetto ai contenuti minimi richiesti dalla normativa regionale di riferimento in cui si trova ad operare.
Per provare a comprendere meglio quanto sopra esposto, confrontiamo la formazione HACCP della Regione Lombardia con quella della Regione Toscana.
Regione Lombardia
La normativa di riferimento è la Legge Regionale 30 dicembre 2009, n. 33.
L’art. 126 che riguarda specificamente la formazione, aggiornamento e addestramento degli addetti del settore alimentare recita che “gli operatori del settore alimentare provvedono alla formazione, addestramento e aggiornamento del proprio personale addetto ad una o più fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari, secondo quanto stabilito dal regolamento (CE) 852/2004. I dipartimenti di prevenzione delle ASL, nell’ambito delle proprie competenze in materia di vigilanza e controllo, verificano, anche sulla base di direttive regionali, l’adeguatezza delle procedure formative, con particolare riferimento ai comportamenti operativi degli addetti al settore”.
Che cosa vuol dire?
Non sono presenti indicazioni sulla durata del corso perciò saranno i vari operatori a dover organizzare adeguatamente la formazione con modalità e tempi adeguati alle specifiche esigenze e secondo quanto richiesto dal regolamento europeo.
Qual è la scadenza dell’attestato?
Il corso HACCP dovrà essere aggiornato ogni 2 anni.
Regione Toscana
La normativa di riferimento è la Delibera della Giunta Regione Toscana n. 559 del 21 luglio 2008.
La Delibera sopra citata prevede argomenti ben definiti con suddivisione della formazione in quattro diverse unità formative (U.F.) della durata minima di 4 ore cad.:
- I U.F. di base, deve essere frequentata sia dagli addetti che dai responsabili;
- II U.F. è riservata ai titolari e ai responsabili dei piani di autocontrollo;
- III U.F. di base, deve essere frequentata sia dagli addetti che dai responsabili;
- IV U.F. è riservata ai titolari, ai responsabili dei piani di autocontrollo e agli addetti alla produzione e preparazione di alimenti (es. cuochi, pizzaioli ecc.).
Per conoscere i contenuti sempre aggiornati di ogni U.F. visita il nostro sito
La Delibera riporta inoltre le agenzie formative accreditate ed i requisiti per i docenti.
Qual è la scadenza dell’attestato?
Il corso HACCP dovrà essere aggiornato ogni 5 anni. Riportiamo sotto tabella riassuntiva.
CORSO DI FORMAZIONE | DURATA CORSO | VALIDITA’ | DURATA AGGIORNAMENTO |
Titolari imprese alimentari e responsabili autocontrollo per attività semplici | 12 ore (U.F. I-II-III) | 5 anni | 8 ore |
Titolari imprese alimentari e responsabili autocontrollo per attività complesse | 16 ore (U.F. I-II-III-IV) | 5 anni | 8 ore |
Addetti con mansione alimentare semplice (commercio, somministrazione) | 8 ore (U.F. I-III) | 5 anni | 4 ore |
Addetti con mansione alimentare complessa (produzione, manipolazione, preparazione) | 12 ore (U.F. I-III-IV) | 5 anni | 4 ore |
forseco è in grado di gestire tutte le scadenze in materia di Sicurezza Alimentare